Puntata Report 16 maggio 2010 dedicata alle spiagge sempre piu' a pagamento

Nella puntata di Report del 16 maggio 2010 in onda su Raitre alle 21.30 si parlerà delle spiagge italiane. Il libero accesso viene sempre più ostacolato dai concessionari che dovrebbero garantirne gratuitamente i varchi. Ma di chi è veramente il mare? Di chiunque voglia raggiungerlo, dice la legge. Perchè la spiaggia è proprietà demaniale, ovvero dello Stato, quindi di tutti. La prassi invece, in alcune regioni italiane, è un'altra. «Sul lungomare di Ostia - dice l'autore del servizio - le rare spiagge libere vengono riempite all'alba di lettini per impedire ai bagnanti di stendersi dove vogliono, mentre le spiagge autorizzate a ospitare colonie estive non vedono traccia di bambino. Persistono da decenni chioschi abusivi che nessuno riesce a far togliere. Un lungomare chiamato anche lungomuro. A Ostia gli stabilimenti balneari occupano il demanio marittimo in cambio di un canone spesso ridicolo che nessun governo, negli ultimi 50 anni, è riuscito veramente ad aumentare e a portare ai reali valori di un libero mercato». «Ristoranti sulla spiaggia che pagano 400 euro al mese; gestori di stabilimenti con centinaia di cabine, ristoranti, bar e negozi per un canone di 1.200 euro mensili, totalmente ripagati dal solo affitto di 6 cabine a 3.500 euro l'una a stagione- aggiunge l'autore-. E poi c'è l'evasione fiscale, valutata in questo settore intorno al 50%. Tutto questo anche grazie a un sistema di concessioni demaniali rinnovate sempre agli stessi titolari per assenza di gare d'appalto, sistema che è costato all'Italia l'apertura di una procedura di infrazione da parte della UE. Un gigantesco affare, che a breve la legge sul federalismo demaniale dovrebbe passare nelle mani di regioni e comuni, trasferendo la proprietà del demanio marittimo alle amministrazioni locali. Con tutti i rischi che ne conseguono». E ancora: com'è andata a finire con l'affare Telecom? Per la prima volta Emanuele Cipriani, il detective privato che ha operato al servizio del Gruppo Pirelli Telecom, parla davanti a una telecamera dei dossier illegali che sono stati secretati. Dopo quattro anni di indagini da parte dei magistrati e alla vigilia dell' udienza preliminare, Sigfrido Ranucci torna ad occuparsi del caso dello spionaggio operato dalla security Telecom che aveva a capo Giuliano Tavaroli. Nell'inchiesta anche il racconto di un altro protagonista di quella vicenda: Fabio Ghioni, responsabile della sicurezza informatica del Gruppo Telecom, autore con la sua squadra di hacker, tra l'altro, delle intercettazioni telematiche ai danni della Kroll e del Corriere della Sera. Cosa è emerso nel corso delle indagini e cosa stanno facendo tutti i protagonisti della vicenda, lo vedremo domenica sera nella puntata di Report dove verrà mostrato anche quello che secondo le testimonianze e i documenti raccolti sul posto, sarebbe un centro di ascolto clandestino situato a pochi chilometri della base militare di Aviano.